“La mia preferenza attuale, per il colore diluito che si spande morbidamente sulla tela e per la luce generata dalla tela stessa, mi conduce in un campo in cui gli eventi sono registrati in modo approssimativo.
Lavorando al di sopra della tela, posta in orizzontale , sono in grado di liberarmi dal riflesso del punto di fuga della prospettiva.
I colori sensuali che distribuisco a macchie sulla superficie si muovono in armonie insolite e l’uso tradizionale della pittura ad olio conferisce alle superfici abbastanza corporeità per comunicare l’energia delle forme.
Quale quantità di giallo, per esempio, equilibrerà una certa quantità di rosso ?
Molti dei miei giochi di colore nascono dalla misurazione sia delle proporzioni della tela che dalla quantità di colore.
Sono felicemente sotto l’incantesimo del colore puro e mi avvicino sempre più alla sua diretta espressione.
Sento il colore talvolta così tangibile, così solido come i mobili della mia casa e così abbandonandomi completamente al mezzo pittorico trovo me stesso e il mio stile.”
(Giorgio Guaini)